Protezione dal sole e lenti polarizzate

Dai tempi preistorici, gli Inuit indossano maschere d’avorio che bloccano i raggi del sole riflessi dalla neve. Sotto l’Impero romano, Plinio racconta che l’imperatore Nerone guardava le lotte dei gladiatori attraverso smeraldi. In Cina, i vetri di quarzo fumè sono stati utilizzati nel XII secolo per proteggere gli occhi contro l’abbagliamento e per nascondere le espressioni dagli occhi dei giudici durante l’interrogatorio.
I primi occhiali con lenti per filtrare i raggi UVA sono prodotti nelle vetrerie di Murano, a Venezia dove delle copie del Settecento sono sopravvissute. Questi occhiali anche detti “occhiali da gondola”, “vetri da gondola” o “vetri di dama” con vetro verde sono stati utilizzati dalla nobiltà veneziana per preservare la vista dal riverbero costante della luce sull’aqua della laguna.
Nell’estate 2014, le sale monumentali della Biblioteca Marciana ospitano una mostra dedicata agli occhiali da sole alla maniera della Venezia settecentesca. Intitolata Occhiali da Doge. Gli occhiali da sole nella Venezia del Settecento, l’esposizione presenta una collezione di pezzi unici e molto rari (come gli occhiali con lenti “poliedriche” o occhiali del tipo “Goldoni”) ad uno dei quali si attribuisce la proprietà al doge Alvise IV Giovanni Mocenig

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Come funzionano le lenti polarizzate

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La polarizzazione di un filtro o di una lente, spiegato in nel modo più semplice possibile, è la filtrazione di un’immagine per toglierne riverbero o altri elementi di disturbo. In realtà se ci troviamo ad approfondire l’argomento scopriamo che la polarizzazione va ben oltre. Essa viene ampiamente utilizzata in molti aspetti della nostra vita quotidiana. Le lenti polarizzate funzionano in modo tale da rendere migliore la vista di un’immagine ma i suoi utilizzi vengono estesi a molti altri campi. Vediamo come funzionano le lenti polarizzate. Consiglio comunque di approfondire l’argomento relativo il processo di Come funziona. Nel complesso mondo della fisica, le onde elettromagnetiche hanno un fattore che le spinge ad assumere diverse direzioni. Questo succede anche all’occhio umano, alle macchine fotografiche, alla lente di un microscopio. Questa direzione viene stabilita dalla fascia occupata dal campo magnetico. In particolare la polarizzazione, che avviene attraverso una lente o un filtro, prende i raggi luminosi in arrivo e li direziona tutti in un unico verso. Così facendo, la porzione di raggi e di elementi di disturbo vengono oscurati. A seconda del campo in cui questa tecnologia viene applicata, ne risulterà comunque una visione più nitida ed un netto miglioramento della proprietà visiva.

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Filtri e lenti. Andiamo adesso a vedere come agiscono queste lenti o questi filtri, sempre più utilizzati nel mondo dell’ottica e della fotografia. Queste dispositivi vengono dotati di lamelle ed intagli tali da diminuire l’oscillazione tipica di un campo magnetico. L’immagine in uscita risulterà più ferma e nitida. In questo caso quindi il filtro o la lente avrà reso il campo magnetico fermo e lineare. Questi dispositivi sono alla base di molti oggetti che utilizziamo nel quotidiano.
Che applicazione e che vantaggio danno alla nostra quotidianità? Moltissimi nel caso delle lenti polarizzate.  La prima cosa che viene in mente sono le lenti polarizzate per gli occhiali.
Queste, grazie alla tecnologia di cui abbiamo parlato, riducono il riverbero della luce e i riflessi più fastidiosi, regalando una visione più nitida.  Un altro noto caso si ha in fotografia, dove si può far uso di un filtro polarizzatore per rendere l’immagine migliore, aumentandone i contrasti.  La polarizzazione è alla base degli schermi a cristalli liquidi e della proiezione di film in 3d.  Insomma la tecnologia della polarizzazione, contrariamente a quanto si possa pensare, riveste un ruolo di primaria importanza in molteplici e svariati campi.